Napoli citta' “Natale”

29.12.2014 12:02

A Napoli l'atmosfera natalizia è qualcosa che si sente profondamente ed ha radici lontane nella storia.

Basti pensare all'arte presepiale napoletana di cui si hanno tracce sin dal XV sec. e che nel XVIII visse la sua stagione d'oro, uscendo dalle chiese dove era stata oggetto di devozione religiosa, per entrare nelle case dell'aristocrazia e divenire una forma di culto ben più mondano, un vero e proprio fenomeno di costume che si è mantenuto vivo fino ad oggi. Lo stesso Carlo III ebbe una vera passione per il presepe, un'arte che portò con sé in Spagna; si racconta che il re partecipasse personalmente all'allestimento del grande presepe di Palazzo Reale ed alla vestizione dei pastori che a quei tempi  i maestri artigiani realizzavano con filo di ferro, stoppa e legno, materiali modesti, soltanto in seguito sostituiti dalla terracotta policroma. 

Il presepe napoletano, con il suo stile e le ambientazioni barocche, ha assunto, così, una sua configurazione precisa, legando la rappresentazione della Natività alla Città in senso stretto, alle sue vie ed ai suoi palazzi nobiliari, come ai suoi mercati.

Per cui non desta meraviglia se lungo San Gregorio Armeno i maestri presepiai, nelle loro botteghe, non realizzano solo pastori, magi ed angeli, ma mescolano al sacro il profano, dando forma ai personaggi più disparati, simboli del nostro tempo e della nostra quotidianità, che trovano la loro collocazione all'interno di un presepe che non è statico, ma si evolve per accogliere tutte le contraddizioni di cui è capace la società umana.

Il lascito culturale del presepe napoletano, con tutti i suoi personaggi tipici, le sue simbologie e le storie che esso racconta, risiede nel realismo delle sue rappresentazioni; trascendendo il solo aspetto religioso il presepe diviene lo strumento descrittivo che identifica la comunità dettagliatamente rappresentata in esso. Dunque, vale ancora la pena perdersi per le vie cittadine, tra Anticaglia e i Tribunali, dove non è raro incontrare gruppi di persone che pure osservano il vecchio rituale della costruzione dei grandi presepi, a partire dai primi giorni di Novembre, lo fanno all'aperto ed invitano i passanti a visitarli durante le loro passeggiate.

Se, poi, si volesse andare più a “fondo della questione” d'obbligo è la visita al Museo della Certosa di San Martino in cui è possibile ammirare in mostra permanente alcuni tra i più bei presepi napoletani al mondo.

 

Rossella Marchese

 

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