La notte bianca del Centro Storico nel segno dello Street Food

27.12.2014 12:40
Nella notte tra sabato 13 e domenica 14 dicembre, il Centro Storico di Napoli ha vissuto la sua terza edizione della Notte Bianca; l’evento, organizzato dal Comune di Napoli, Assessorato alla Cultura e al Turismo e in collaborazione, per il secondo anno con Love Studio, a cui è stata affidata la direzione artistica, per questo 2014 si è proposto di coniugare cultura, musica e cibo.
É stato possibile godere, fino a tarda notte, delle bellezze racchiuse nei poli museali di San Domenico Maggiore e dei Pellegrini, della Cappella San Severo e di Santa Chiara, oltre che della mostra sulla “Pittura del Seicento a Napoli”, a Palazzo Zevallos Stigliano, in via Toledo e delle suggestioni di Palazzo Venezia, nelle cui salette espositive alcuni artisti napoletani hanno esposto i loro pezzi: gioielli d'artigianato contemporaneo fatti di resine, cristalli e pietre dure; ma non solo, come buona tradizione partenopea la festa si è svolta principalmente tra le strade del Centro, con i suoi vicoli caratteristici ricolmi di gente e luci natalizie. 
La musica, con i concerti “no stop” nelle sale storiche del Conservatorio di San Pietro a Majella e all'aperto di Piazza Dante, ed il cibo, con leccornìe d'ogni tipo da consumare in strada, tra Piazza del Gesù e le caratteristiche vie di Santa Maria di Costantinopoli e San Sebastiano, hanno fatto il resto.
Il cibo, soprattutto, è stato protagonista dell'evento di quest'anno, con una  vera e propria manifestazione nella manifestazione: lo “Strit Food Festival”.
A Napoli c’è una lunga tradizione che riguarda i cibi di strada e, in questi giorni, si parla con insistenza di un vero e proprio “Festival del cibo di strada” che dovrebbe svolgersi nel 2015.
Per quest'anno, dunque, abbiamo avuto solo un'anteprima di ciò che potrebbe diventare un importante appuntamento per la Città. E tuttavia le cose sono state fatte per bene: 30 food truckers posizionati a Piazza del Gesù hanno preparato al momento le loro eccellenze gastronomiche “da strada”, tutte  su  ricette della tradizione napoletana. I crocchè, gli arancini, i fiori di zucca, gli spinaci, gli scagliozzi di polenta fritti e le tradizionali pizze fritte e “a portafoglio” o le frittatine di pasta e, come dolci, graffe e graffette; solo per citare alcune golosità.
Il Festival, tutto partenopeo a partire dal nome che è stato “napoletanizzato” in “Strit”, si è ben coniugato con il tema scelto per la Notte Bianca di quest'anno: “la cultura mediterranea tra storia e gastronomia” e, se volessimo fare una riflessione un po' più ampia, forse non a caso la nostra città sta ponendo un'attenzione più marcata al cibo ed all'offerta alimentare che proviene da queste terre, con eventi come questo, che promuovono non solo il prodotto finito e pronto da gustare, ma anche la sua preparazione e le materie prime che vi occorrono, in vista del grande evento dell'Expo 2015 il cui leitmotiv sarà proprio l'Alimentazione.
 
Rossella Marchese
 

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