La legge Golfo e le nuove opportunità di lavoro per le professioniste

01.07.2013 12:41

Il Comitato per le Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli cura particolarmente la formazione continua delle iscritte per arricchirne le competenze e le prospettive di lavoro.

In questa logica si pone il convegno svoltosi di recente presso la sala Auditorium del Nuovo palazzo di Giustizia. su Marketing e curriculum: strumenti perle nuove opportunità di lavoro alla luce dell’entrata in vigore della legge 120/2011, altrimenti detta legge sulle quote rosa o legge Golfo – Mosca, dal nome delle deputate Lella Golfo (pdl) e Alessia Mosca (pd) promotrici di due diverse proposte confluite, poi, nella legge bipartisan.

Strumento inviso ai più, la legge si pone il fine ultimo di favorire la presenza del genere meno rappresentato negli organi di amministrazione e controllo delle aziende, attraverso un percorso a tappe progressive contenuto nell’arco temporale di dieci anni, termine di efficacia della legge stessa.

In virtù della Legge Golfo-Mosca, pertanto: al primo rinnovo degli organi di rappresentanza aziendali, almeno il 20% dei posti disponibili sarà riservato al genere meno rappresentato; considerato che tali organi durano in carica almeno tre anni, a decorrere dal 2015, la quota minima di rappresentanza è aumentata ad 1/3.

Il controllo dell’adeguamento a tali disposizioni è affidata alla Consob, munita di potere sanzionatorio.

Nel 2022, quindi, la legge avrà esaurito la sua efficacia ma avrà contribuito a creare un contesto più favorevole all’ascesa delle donne ai vertici aziendali.

Ai fini del conferimento delle cariche, la legge non introduce alcun criterio selettivo, sicché il rispetto delle “quote di genere” s’intende osservato anche attraverso la cooptazione di donne legate, agli organi preesistenti, da vincoli di parentela e/o di amicizia.

Nello spirito della normativa in oggetto, per favorire l’affermarsi di un criterio selettivo ispirato alla meritocrazia e, quindi, alle “pari opportunità”, sono sorte una serie di iniziative volte a far emergere i “talenti femminili”.

Grazie all’associazione di professioniste “Pwa Milan”, con sede a Milano, è nato il primo portale “Ready for board women”, ossia la prima lista pubblica di donne qualificate per incarichi nei cda, continuamente aggiornata, in collaborazione con la Sda Bocconi.

Analoga iniziativa è stata assunta dalla Fondazione Bellisario, che si propone di raccogliere i curricula delle aspiranti.

Con l’organizzazione del convegno, quindi, la Commissione pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli ha voluto creare un’occasione di approfondimento della legge e degli strumenti ad essa sottesi, primo fra tutti il curriculum del professionista.

Spesso si è notato che, dovendo individuare un esponente del mondo forense o accademico di genere femminile, quale esperto di un determinato settore, la ricerca non è sempre immediata, come avviene per il genere maschile.

Al fine, quindi, di sollecitare la formazione e l’acquisizione delle competenze professionali, si è voluto, innanzitutto, sottolineare l’importanza del curriculum inteso come “progetto” da realizzare.

Con gli autorevoli interventi dei relatori, Aurelio Fedele, Matilde Marandola e Francesco Perillo, professionisti di spicco del settore marketing, si sono dati, quindi, utili suggerimenti per la formazione di un buon curriculum, in previsione degli obiettivi lavorativi perseguiti, e la presentazione ottimale delle competenze acquisite con l’attività professionale.

Essendo l’incontro rivolto essenzialmente ad una platea di avvocati, la problematica è stata necessariamente delimitata dal principio della “incompatibilità”, previsto dalla legge professionale, che, fungendo da cornice, consente, all’avvocato, di svolgere anche quelle attività che, per il contenuto intrinseco della prestazione, non vadano ad inficiare l’ineludibile autonomia del processo decisionale, che impronta di sé lo svolgimento della professione legale, ponendosi come unico limite alla “compatibilità”, come individuata dalla nuova legge professionale.

 

Avv. Immacolata Troianiello

Presidente Comitato Pari Opportunità COA Napoli

 

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