Istituto Italiano per gli Studi filosofici: i 40 anni celebrati al teatro Mercadante

05.06.2015 10:42

La festa per i 40 anni dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici si è tenuta nella notte tra i 26 ed il 27 maggio, al teatro della città, la sala settecentesca dello Stabile di Napoli; su un palcoscenico che ha celebrato non solo l'opera del suo fondatore, Gerardo Marotta, non solo l'orgoglio dell'istituzione, unica nel suo genere, ma soprattutto la resistenza, l'ideale grande di salvare il sapere dal degrado.
Non è stata una celebrazione in chiave casalinga, i primi 40 anni di attività dell'Istituto non sono qualcosa che riguarda la sola città di Napoli, bensì l'intera comunità internazionale poiché è proprio in quest'ottica che ha sempre ragionato Gerardo Marotta e con lui Elena Croce, Enrico Cerulli, Pietro Piovani e Giovanni Pugliese Carratelli, gli intellettuali fondatori, nel 1975, dell'Iisf.
L'intento dell'Istituto è sempre stato quello del fare dono della conoscenza a chiunque si fosse "avventurato" nelle sale di Palazzo Serra di Cassano, simbolo anch'esso di resistenza alla barbarie di regime nella Napoli rivoluzionaria del 1799, poiché solo possedendo i grimaldelli del pensiero filosofico è possibile rifondare le coscienze ed impedire il decadimento culturale della società. Costruire una struttura senziente e morale solida può muovere una rivoluzione e se non si "instilla il demone nel cuore dei giovani" il futuro appare incerto; tutto questo Gerardo Marotta lo ebbe a capire ben presto e, dal 1975, ad attuare. E dunque Bobbio, e Gadamer, e Fumaroli, e Kristeller, e Rita Levi Montalcini, e Popper, per citare solo alcuni tra gli interpreti illustri del Secolo Breve ospiti e studiosi presso l'Istituto.
Ma non sono stati solo i nomi a dare lustro mondiale all'unica istituzione culturale esistente che promuove e sostiene gli studi filosofici e scientifici, le stesse attività portate avanti dall'Istituto sono testimonianza del suo pregio, con la fondazione di numerosi centri studi, scuole di alta formazione ed iniziative editoriali Gerardo Marotta ha speso tutto se stesso nel tentativo di resistere al cupo decadimento dei tempi, come egli è solito dire, creando con l'Istituto un ponte per poter attraversare il fiume dilagante di ignoranza che attanaglia questo nostro presente.
Così la festa per i primi 40 anni dell'Iisf è stata anche e soprattutto il  riconoscimento della perseveranza di quest'uomo che ha girato il mondo, raccogliendo una sterminata biblioteca di oltre 300.000 volumi rari e preziosi, la cui sorte incerta li lascia vagare da anni alla ricerca di una sistemazione adeguata, protagonista del Novecento ed ora anche del film documentario "La Seconda Natura" del regista Marcello Sannino: storia di Gerardo Marotta e della sua creatura, il potere della pensiero filosofico come forza emancipatrice ed avventura dello spirito.
Sul palco del Mercadante hanno preso la parola il Senatore ed ex presidente della Rai Sergio Zavoli, il filosofo Aldo Masullo, professore emerito di Filosofia Morale, colui per il quale "la filosofia è ancora l'emozione della ragione", Renato Parascandolo ex presidente di Rai Trade e Rai Educational, l'uomo che, per intenderci, sotto consiglio di Marotta, nel 1987 creava l'Enciclopedia Multimediale delle Scienze Filosofiche, un patrimonio immenso di video-lezioni dei più grandi intellettuali del Novecento rivolte al grande pubblico televisivo; ed ancora gli amici dell'Iisf Luigi Miraglia, Gianni Ferrara, Tomaso Montanari, Paolo de Angelis e Filippo Tarantino, nonché il Sindaco Luigi de Magistris e l'Assessore alla Cultura Gaetano Daniele.
La storia dell'Istituto, costellata di molti ostacoli e non poche soddisfazioni, vive per questo suo primo quarantennale un momento di intensa crisi, con i fondi ridotti all'osso, il "deposito" delle migliaia di libri che non trovano un'adeguata sistemazione ed un'assordante indifferenza delle istituzioni.
Pur tutto ciò, le celebrazioni dell'Istituto meritano una prestigiosa scena per il messaggio dell'88enne Gerardo Marotta che instancabile continua a lottare per lanciare un messaggio costruttivo e di speranza alle nuove generazioni, senza arrendersi.

Rossella Marchese

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