I FRANCOBOLLI DELLA SIRACUSANA ITALIA TURRITA

27.11.2012 12:09

 

di Salvatore Adinolfi

Sicuramente il primato di longevità spetta ad una serie di francobolli ordinari della Repubblica italiana denominata “Siracusana”, ma anche “Turrita”, nata nel 1953 ed utilizzata ininterrottamente fino al 1977, con la stessa grafica della prima emissione, inserita successivamente poi in uno dei riquadri degli alti valori in circolazione dal 1978 al 1987. Quindi di sicuro il più lungo periodo mai registrato per una serie di francobolli. La vignetta nasce dalle mani del professor Vittorio Grassi nel 1953 e riproduce l’immaginaria moneta siracusana. È un primato che sicuramente non è ripetibile visto anche lo scarso utilizzo dei francobolli oggi e guardando poi tutte le varie emissioni che si sono succedute si osserva l’evoluzione della specie.

La “Siracusana” chiamata ufficialmente “Italia Turrita” nasce con stampa in rotocalco in fogli da 100 esemplari, oggi il valore di questa prima serie si aggira sui 160 euro per quella nuova e sui 12 euro per quella usata. Va ricordato che la prima “Siracusana” è di 9 valori che sono 5-10-12-13-20-25-35-60 e 80 e successivamente nel dicembre del 1954 furono emessi i valori da 100 e 200 lire, i cosiddetti “testoni” che hanno oggi un valore di catalogo rispettivamente di 180 euro come serie nuova e di appena 1 euro, quindi solo un valore simbolico, per quella usata. Solo come flash è da ricordare che il 100 lire bruno con dentellatura 13 ¼ per 12 ¼ è valutato nuovo 32.500 euro ed usato oltre 5.000. La filigrana di questa serie longeva si è man mano adattata ai tempi partendo da una ruota alata del “terzo tipo” per i valori di piccolo formato e di “secondo tipo” per i calcografici arrivando poi nel corso degli anni ai vari tipi di “tappeto di stelle”.

La dentellatura invece è a blocco 14 x 14 ¼ per i francobolli in rotocalco e ci riferiamo a quelli di piccole dimensioni ossia a quelli di valore dal 5 lire all’80 lire e lineare 13 ¼ per i calcografici ossia per quelli con valore da 100 a 200 lire. Ovviamente la lunga permanenza sul mercato di questa emissione ed il cambio poi di filigrana ha creato una gamma di varietà incredibile, varietà che da sole potrebbero costituire un catalogo a sé stante, infatti come noto già la filigrana “ruota alata” prevedeva una serie di variazioni con spunti addirittura incredibili nell’angolazione dei gradi della filigrana, arrivando poi alle varie diversificazione nel “tappeto di stelle” ossia nelle serie successive con particolarità notevoli fra la tintura di Fabriano e quella di Foggia o di Pioraco per arrivare a quelle tutte particolari dei francobolli fluorescenti. Pertanto se per la “ruota alata” oltre alle posizioni più interessanti della filigrana si accompagna la caccia alle diverse dentellature di calcografia per il “tappeto di stelle” entriamo veramente nei rompicapo c’è infatti da stabilire il tipo di stelle (primo, secondo, terzo e quarto), le varietà nelle dentellature, come detto specie nei calcografici (visto il loro altissimo valore) l’esatta posizione e inclinazione dei vari tipi di stelle ed altre cose ancora. Va ricordato che nell’ambito delle serie ordinarie della Repubblica italiana ci sono tre grandi filoni che andrebbero studiati anche solo per curiosità e sono la serie detta “Democratica”, “l’Italia al lavoro” ed appunto la “Siracusana”. Per avere un’idea del materiale da analizzare possiamo dire che sono stati stampati 114 valori della “Siracusana” e quindi le varietà ad oggi ritengo che non siano ancora tutte conosciute.

 

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