Bud Spencer orgoglio di Napoli

17.04.2015 19:12

Non pensava di fare l'attore, ma a 85 anni è un vero e proprio mito. "Mi sento prima napoletano, poi italiano", dice Bud Spencer, grande, grosso e sorridente, mentre circondato da centinaia di ammiratori e fan, come se il film "Piedone lo sbirro" fosse uscito ieri, riceve dalle mani del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, una medaglia e una targa per la sua lunga carriera costellata non solo da successi nazionali ma anche internazionali. "E pensare che ho cominciato per caso, non come il mio amico Terence Hill che ha studiato, lui è davvero un attore, io ho fatto l'attore, sottolinea rimarcando la differenza, fino ad arrivare a 128 film. Neppure il padre di mia moglie Maria, il grande produttore Peppino Amato, l'aveva previsto. Poi alla gente è piaciuto il mio personaggio, forse perché malmenava quelli antipatici, come vorrebbero fare tutti. Penso invece di dovere molto allo sport, i tanti bei ricordi e anche l'essere arrivato a questa età", ripete più volte lui, che come nuotatore è stato il primo italiano a scendere sotto il minuto nei 100 metri stile libero, più volte campione di nuoto, e che ha partecipato alle Olimpiadi. "Oggi mi sento 28 anni, scherza nascondendo la commozione per l'accoglienza da super star a Palazzo San Giacomo, il mio cervello è giovane anche se poi mi accorgo che fisicamente non posso più fare quello che voglio". I suoi film cult come “Lo chiamavano Trinità” del 1970 o la trilogia “Piedone lo sbirro, cui seguiranno “Piedone a Hong Kong” del 1975, “Piedone l'africano nel 1978”, e infine Piedone d'Egitto del 1980, giusto per citarne alcuni della sconfinata filmografia, sono stati un successo da esportazione del cinema italiano, tant’è che negli anni Settanta ha girato anche in francese, in inglese, in tedesco e in ungherese. "Di Napoli ho sempre parlato nel mondo, ultimamente anche a dei cinesi. Non è solo il posto dove sono nato, a Santa Lucia, ma dove mi sono formato. Nel mare di Seiano mi hanno buttato per la prima volta in acqua a quattro anni e mezzo, non lo dimentico, nuoto e pallanuoto sono stati una parte importante della mia vita". Ma Bud Spencer, che si trasferì con la famiglia a Roma nel 1940, girando poi il mondo prima come sportivo poi come artista, è sempre rimasto legato alle sue origini, e lo dimostra anche la sua attività di musicista, ancora piena di ispirazione. "Ho portato in dono al sindaco in anteprima il mio nuovo Cd, con sette brani, di cui tre in napoletano, la canzone preferita è "Futtetenne", una filosofia di vita, la mia, con la quale ho sempre affrontato ogni cosa".  Nella sua carriera anche tanta televisione fino al cinema d'autore con Ermanno Olmi e il David di Donatello alla carriera nel 2010, ancora in coppia con Terence Hill. Per de Magistris: “Bud Spencer è un grande uomo a tutto tondo, artista, sportivo, napoletano. Ha attraversato la storia di tutti noi con la sua passione per il cinema. Anche per me, come per tanti, il primo film visto al cinema è stato un film di Bud Spencer”. Nel 1999, pochi giorni dopo il trionfo di Roberto Benigni a Los Angeles nella notte degli Oscar per La vita è bella, la popolare rivista americana Time, sulla scia dell'evento, pubblica una classifica degli "attori italiani più famosi del mondo" nella quale Bud Spencer occupa il primo posto, seguito da Terence Hill al secondo.

 

Nicola Massaro

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